Il Parco FAR

un parco per tutti, un parco per la città

Parco FAR

Il parco della Fondazione Albertino Reggiani era un’area prevalentemente occupata da un pioppeto; il progetto lo sta trasformando attraverso macro-interventi, come la realizzazione di un’argine, la realizzazione di un’area boschiva di specie autoctone, la realizzazione di corpi idrici (laghetto con processi di fitodepurazione) e per ospitare specie ittiche autoctone, realizzazione di una zona macchia/radura e realizzazione di aree di coltivazione di specie nostrane per introdurre alla conoscenza di tecniche a basso impatto ambientale.

Gli interventi che saranno realizzati nell’area agricola destinata alla Fondazione possono essere caratterizzati sia per la valenza naturalistica, sia per l’idea di mantenere “viva” la tradizione agro-ambientale del territorio dove è inserita. Nello specifico si possono tratteggiare alcuni elementi salienti per ogni intervento in progetto, distinti per aree., che di seguito saranno poi inseriti in specifici percorsi didattici: i “sentieri”.

I TRE SENTIERI

PERCORSI E SENTIERI DEL PARCO

Sentiero flora e fauna – Parco FAR

 

Un viaggio attraverso le arene naturali per conferenze e incontri, che vi farà incontrare gli animali che hanno trovato ricovero qui alla Fondazione e piante e laberi che stanno crescendo e che popolerano il parco.

Gli animali hanno trovato una casa qui molti anni fa, ospitati da Albertino Reggiani, dopo che erano stati prelevati da situazioni di disagio (animali provenienti da circo, animali disabili…). Nel tempo alcuni animali sono stati reintegrati in natura o ceduti, ma altri si sono riprodotti qui. E la famiglia si è allargata.

 

Progetto di Rs2architetti

 

Sentiero dell’acqua – Parco FAR


Il laghetto con la fitodepurazione, i pesci autoctoni e i volatili che prendranno dimora nel bacino d’acqua. L’acqua è vita.

Scoprire la biodiversità dell’ambiente acquatico è una vera e propria avventura. Pesci, volatili, insetti e piante. In particolare, con la fitodepurazione, le piante che popolano il laghetto crescono in ambiente umido e sono capaci di attivare processi chimici, fisici e biologici che portano alla rimozione degli agenti inquinanti.

 

Progetto di Rs2architetti

 

Sentiero orto e profumi – Parco FAR

Come nascono e crescono piante, frutti, ortaggi? Dal seme al germoglio, dal germoglio alla pianta, in quest’area del parco si osserva la natura fare il suo corso.

Quanta vita c’è in pochi centimetri di terra? Che meccanismi adottano le piante per svilupparsi rigogliose? Coem è possibile un’agricoltura rispettosa e sostenibile? Quando si ha un prodotto d’eccellenza?
Ci faremo queste e molte altre domande.

Progetto di Rs2architetti

GOALS AGENDA 2030

Gli obiettivi di Agenda 2030 dell’ONU

“Garantire la sostenibilità ambientale” è uno degli Obiettivi del Millennio (Millennium Development Goals-MDGs) stabiliti dalle Nazione Unite. Partendo da una definizione di sostenibilità che è quella del rapporto Brundtland (Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo, 1987), ovvero:

soddisfare i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni

Questo obiettivo dovrebbe essere raggiunto “in particolare stimolando politiche e programmi di sviluppo sostenibile per invertire l’attuale perdita di risorse ambientali, riducendo il processo di annullamento della biodiversità”.

 

Nel settembre 2015 più di 150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente.

La comunità degli Stati ha approvato l’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, i cui elementi essenziali sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) e i 169 sotto-obiettivi, i quali mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico.

Inoltre riprendono aspetti di fondamentale importanza per lo sviluppo sostenibile:

– affrontare i cambiamenti climatici

– costruire società pacifiche entro l’anno 2030.

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